Vivere In… Periferia – Quando si sente dire andiamo a Roma, per dire andiamo verso il centro della città…!
Andare ad abitare in periferia a Roma ha significato, in generale in questi ultimi cinquanta anni, andare ad abitare in quartieri di nuova costruzione, quasi sempre privi di servizi, di trasporti efficaci, di luoghi di ricreazione e di spettacolo. Insomma andare ad abitare inperiferia ha voluto dire per la quasi totalità della gente andare a vivere fuori della città. Dalla Testimonianza pubblicata daLA SPOSA – Etichette: Confidenze Abito a Roma Sud di solito non faccio caso a niente nel mio quartiere tranne forse a quell’atmosfera di metafisica assenza di umanità che già ti colpisce non appena provi a superare la fiera di Roma e arrivi all’obelisco dell’Eur. Ma fin là nulla di male. Raccontava Fellini in un documentario bellissimo sull’urbanistica a Roma, che l’Eur era il quartiere più bello della capitale, per quel senso di incompiuto, per il fatto che tutto, proprio tutto, quello che riguarda questo quartiere è ancora da inventare, come insomma se per lui questa parte della città fosse una seconda Cinecittà. Ma io non risiedo in quelle meravigliose ville nascoste dietro al Fungone prima della Pontina, residenze frutto di antiche regalie del regime durante l’ultimo periodo di urbanizzazione della strada per Ostia. Io abito a Mostacciano, vicino al Torrino, al Villaggio Azzurro, piccoli nomi di agglomerati residenziali fotocopia, inventati intorno agli anni Settanta, eretti su terreni di caccia di famiglie aristocratiche romane. Di quelle terre è rimasto ormai poco, neanche uno sparuto fagiano, solo qualche praterello incolto, dove cagano i cani, giocano i bambini, e dove per un caso oltremodo poetico nel contesto, uno strano signore quotidianamente si mette a suonare una cornamusa.